
Nel secondo trimestre del 2024, l'Unione Europea ha ridotto le sue emissioni di gas serra del 2,6% su base annua, raggiungendo i 790 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Nello stesso periodo, il PIL dell'UE è cresciuto dell'1%, secondo i dati Eurostat.
Le riduzioni maggiori sono arrivate dai settori dell'elettricità e del gas, che hanno visto un calo delle emissioni del 12,1%, seguiti dalle famiglie (-4,2%) e dall'industria.
Le emissioni di gas serra sono diminuite in 19 paesi dell'UE nel periodo aprile-giugno. In particolare, i Paesi Bassi hanno registrato la riduzione maggiore con -9,1%, seguiti da Bulgaria (-6,3%) e Austria e Ungheria (entrambe con -5,9%).
Tra i 19 paesi che hanno ridotto le emissioni, 5 hanno registrato un calo del PIL, tra cui Irlanda, Finlandia, Estonia, Lettonia e Austria. Tuttavia, 14 paesi, come Polonia, Danimarca, Spagna e Francia, sono riusciti a ridurre le emissioni aumentando il PIL.
Nel 1° trimestre del 2024 l'UE ha inoltre ridotto le emissioni del 4 % rispetto allo stesso periodo del 2023, con le famiglie che sono la principale fonte di emissioni.
Guardando al futuro, la Commissione europea ha proposto di ridurre le emissioni nette del 90% entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990, e collaborerà con il Parlamento europeo e gli Stati membri su proposte legislative per questo obiettivo.